E sta finendo anche ottobre. Il terribile mese che somiglia in tutto e per tutto all’arrivo del professore in aula. Settembre è stato il quarto d’ora accademico, quello in cui aspetti e aspetti, che prima era un quarto d’ora, fai due chiacchiere, poi è diventato mezzora, poi qualcuno si è già stufato e se n’è andato, ma tu no, resisti, anche se sono già due ore e iniziano a circolare strane voci. La news sul sito, la mail, la segreteria, l’orario definitivo. Il professore non c’è. Le lezioni inizieranno a ottobre. È così la prima traumatica lezione universitaria.
Finalmente a ottobre gli inesperti studenti del primo anno, molti con ancora addosso il periodo dell’adolescenza, si sono accalcati nelle immense aule dell’Unifi per assistere alla loro prima lezione. Chi non ricorda la prima lezione universitaria? Un mare di ragazzetti poco più che ventenni e un professore già stanco che spiega a ruota senza nemmeno dare il tempo di capire in quale aula tu sia finito. Che sicuramente è quella sbagliata. Li vedi sfilare ordinati con i loro zaini stracolmi di libri non fotocopiati, tutti puntuali e molto sorridenti. Si affannano per accaparrarsi il posto in prima fila, che se arrivi in ritardo ti tocca stare in fondo, e poi non senti, e poi non vedi, e poi come faccio a registrare, che ha detto? Poi me li passi gli appunti?
Attenzione matricole, se prima della fine di ottobre avrete pronunciato la fatidica frase “e poi me li passi gli appunti”siete ufficialmente sulla buona strada per diventare gli special guestdei cortili dell’Unifi per i prossimi otto/nove anni, che poi è il fulcro di questa rubrica: come sopravvivere all’università e diventare dei bravi fuori corso.
E di seguito un paio di esempi sul come trasformarsi in un buon fuori corso in poche semplici mosse. Come Goku e suoi amici per salvare Crillin, sin dal primo giorno attiva il radar cerca sfere per trovare nel tuo corso quello studente del tuo stesso paese d’origine, porto sicuro per i momenti di nostalgia, aperitivi economici e aiuto prezioso per la gestione dei pacchi da giù. Se il paese è troppo piccolo o troppo lontano, passa pure alla regione (suggerimento non valido per fiorentini o toscani – eccezione per gli aretini). Regola numero due, fare amicizia con chiunque si trovi nelle prime tre file: appunti precisi, sicuri e a costo zero.
Con questo piano di attacco, è garantita al 90% la possibilità di non frequentare lezioni, vivere alle macchinette, passare felici momenti di chiacchiere alla mensa ma con il lusso di avere appunti e sbobinature sempre pronti da studiare nel tempo libero, apprendimento veloce con riassunti altrui, acquisizione di nozioni base semplicemente ascoltando le ripetizioni in preparazione di esame. Il 18 di carità è assicurato.
Tutto da provvedere preferibilmente entro la fine del mese.