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OPEEEEEN, Maratona Radiofonica di altri brusii e cardini ancora

“Nel caledoscopio della esistenza tenere aperta la porta e permettere il varco e l’attraversamento resta un tema fondante per il fare arte. Nel disorientamento e nell’indagare zone non visitate, la visione del mondo subisce variazioni fondamentali per una creazione di un’opera d’arte. Di qualunque forma si tratti: un libro, una performance, una canzone, ecc, e nell’impermanenza del divenire, lasciarsi delle possibilità acquisisce un valore aggiunto. Per questo motivo la scelta di fare una call aperta a tutti e aperta a qualsiasi tipo di contributo che abbia a che fare con il tema. Una apertura enorme, democratica, probabilmente folle, ma sicuramente intrigante per i tempi culturali e politici oscuri in cui siamo chiamati a essere.”

Queste le parole di Mariacaterina Frani, organizzatrice di “OPEEEEEN Maratona Radiofonica di altri brusii e cardini ancora”, evento che avrà luogo il 20 ottobre e che si tradurrà in una vera e propria maratona di pezzi letti, cantati, recitati dalle più varie personalità e che si protrarrà fino a notte fonda nel noto spazio delle Murate.

L’incontro affonda le sue radici in un altro programma radiofonico condotto su Novaradio dalla stessa Frani (sotto lo pseudonimo di Carla Nicolai) e Caterina Poggesi (sotto lo pseudonimo di Nico Grotta), prematuramente scomparsa e al cui ricordo questo evento è dedicato.

Dalle 18,30 alle 20 una trasmissione radiofonica avrà come ospiti Alessandro Colombo, Rodolfo Sacchettini e Leonardo Sacchetti e proporrà anche una serie di spezzoni delle vecchie trasmissioni di “4’33” che vedono come protagonista la stessa Caterina Poggesi.

Dalle 20 invece partirà la maratona vera e propria che ha come tema la percezione in tutte le sue possibili interpretazioni, tema che sta alla base dell’ “Atletica del cuore 3”, una tre giorni di formazione per educatori, docenti e operatori in cui si inserisce proprio il progetto Opeeeeen.

Un microfono aperto per percepire le menti, per ricordare un’amica persa e per fare delle parole non strumenti di odio e di rabbia ma di condivisione.

 

Info OPEEEEEN QUI

 

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