Cosa succede quando due bartender si incontrano per caso a una serata in cui stanno lavorando e parlano dei loro obiettivi e dei loro sogni? Succede che a volte i sogni si avverano e gli obiettivi diventano a portata di mano.
Questo è quello che è successo a Laura e Tommaso, in una serata di inizio 2017. I due si trovano per caso a preparare cocktail in un locale fino a tarda notte, iniziano a parlare del sogno di Laura e di suo marito Giovanni di aprire una caffetteria e abbandonare il mondo della notte. Il caso vuole che Tommaso sia un appassionato di caffè, un conoscitore dei blend di tutto il mondo, e provenga da una famiglia che del caffè ha fatto un marchio storico, la Mokarico.
Passano i mesi, il semino del sogno germoglia sia in Laura e Giovanni, che in Tommaso, ed eccoci a luglio 2018 quando i tre aprono Coffee Mantra a sant’Ambrogio. Cos’è Coffee Mantra? Prima di tutto un posticino piccolo e accogliente dove ogni cliente riceve le attenzioni che merita. E ovviamente anche una caffetteria con la C maiuscola.
Perché “Mantra”? “Perché noi non parliamo di mission, ma di mantra: qualità, sorrisi, pulizia” – mi dice Giovanni –“… per noi è importante che il cliente riceva sempre un’attenzione positiva, che riesca a assaggiare uno specialty coffee come si deve, e che lo faccia in un ambiente curato”.
Specialty coffee, perché di questo si tratta. Tra blend e monorigine provenienti da Malawi, Brasile e presto altri paesi di provenienza, da luglio ad oggi sono stati macinati più di 140 kg di caffè. “Vogliamo tenere i prezzi a un livello concorrenziale con un prodotto generalista, per dare a tutti la possibilità di assaggiare questo caffè che non è mai uguale a se stesso, a differenza dei prodotti tradizionali da bar”, specifica Tommaso.
Le caratteristiche Il bilanciamento tra la citricità e la morbidezza, tra sentori di caramella al limone e cioccolato amaro, nocciola e caramello. Queste le caratteristiche del loro caffè, il cui gusto in bocca varia anche in base al pasto che il cliente ha appena fatto, ma anche al suo umore del giorno. Il ventaglio aromatico infatti non è complesso ma non è nemmeno immediato: “il cliente inizia a capire davvero il sapore in bocca una volta che ha attraversato la strada”, ci rivela Laura.
I prossimi obiettivi? La nascita di un brand di nicchia a cura di Mokarico, frutto di questa interessante collaborazione e di un’incessante ricerca sulla filiera. La volontà poi di ridare dignità al caffè, con il racconto anche solo gustativo di tutto il lavoro che c’è dietro (lo sapete che una pianta ci mette ben tre anni a produrre il primo chicco?). E poi qualche sorpresa per il periodo invernale, svelata in anteprima: un latte macchiato prodotto con il latte ad alta qualità Giotto (quello di Fabio Picchi del Cibreo, tanto per intendersi) e una specialissima vodka al caramello salato, anch’essa di produttori locali.
Questa è solo la prima delle specialità che questi tre appassionati ragazzi ci riserveranno per la stagione appena iniziata, siamo certi che una buona tazzina di caffè ci riscalderà anche nelle giornate più fredde.
foto: Alba Parrini