Se li avete visti ve li ricordate, perché girano con un carretto a pedali che trasporta la batteria. Sono i Blueswoods, le “radici blues” degli alberi del Giardino dell’Orticoltura, dove li ho sentiti per la prima volta e dove li immagino ogni volta che mi tornano in mente, come in un habitat naturale. Ma li trovate anche in piazza della Repubblica, o comunque per strada, perché queste sono effettivamente le radici del blues.
Ci sono sempre anche tanti turisti, attirati insieme dal sound internazionale della loro musica e dall’ingegno italico che li ha portati a smontare, ri-assemblare e saldare un vecchio risciò, creando così un mezzo in grado di trasportare la batteria dappertutto.
Perché è dappertutto che suonano i Blueswoods, guidati, come da una mappa del tesoro, dai bandi del Comune per gli artisti di strada. Orari, piazze, scalette variabili: spirito di adattamento sì, ma senza mai dimenticarsi della cura per il suono (“momenti di autentica tensione quando non si trovava il microfono per la cassa!”), inconfondibile a prescindere dalle diverse formazioni in cui vi si possono presentare.