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Manitoba: l’alternative rock sul palco del Glue

ph: Claudia Pajewski

“Divorami” è l’album scritto da Filippo Santini Giorgia Rossi Monti che, uniti dal nome Manitoba, saranno in concerto al Glue sabato 14 aprile.

L’album ripercorre, attraverso l’alternative rock, quello che c’è da dire sulla natura dell’uomo. Le voci di Filippo e Giorgia si mescolano in modo naturale, senza artifici di sorta, e ci raccontano quello che conoscono su loro stessi: “è meglio mandare a fanculo il telegiornale e dirsi tutto in faccia, anche se è brutale”. Senza tanti fronzoli, con parole asciutte e concise, i Manitoba parlano degli uomini che si lasciano andare alle loro sensazioni, che vivono d’istintiCosa provi? Forse non è la verità, ma di certo è quanto di più realetu possa conoscere su te stesso.

In “Divorami” c’è una voracità distruttiva, quasi avida, che consuma e mangia frettolosamente tutti i puntini di sospensione che spesso lasciamo, quando non sappiamo come giustificare quel che proviamo.

Non rimane niente di non detto, il bello e il brutto vengono rotti fino a fondersi fra l’ Rn’B della sezione ritmica e il vibrare di chitarre graffianti. L’ultimo brano, “Aida & Mellotron”, è ispirato ad un racconto scritto per una bambina con un problema agli occhi da “L’Astronauta Perduto”. Anche attraverso questo brano, i Manitoba ci raccontano di una vita che non è perduta, al contrario, è nuovamente “restituita” ad un universo più profondo, non delineato, dove le cose parlano un linguaggio ancestrale.

“Cieca alla luce, vedrai l’invisibile, il fondo oscuro da cui ogni cosa trae origine. Conoscerai le cose nella loro segreta verità. Nell’album il gruppo riflette sulla libertà d’espressione, l’abbandono, la provocazione, le relazioni tra le persone; il filo conduttore che lega tutte le tracce è il modo in cui i Manitoba scelgono di guardare alla vita. Qualunque cosa succeda “siamo distesi su un burrone, ma sempre a faccia in su.

 

 

 

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