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Music trip

In onore di questa calda estate di musica che invaderà Firenze, viaggiamo con la mente (ma anche con il corpo, se siete più fortunati) in una music trip che ci porta lontano.
Partiamo!

 

Chicago

Lo sapete che Chicago, la città di Eddie Vedder, è la terza metropoli americana per grandezza e abitanti? Vale sicuramente la pena dedicarle almeno 5 giorni e armarsi di scarpe da ginnastica e voglia di scarpinare, perché le cose da vedere sono veramente tantissime! A partire dagli edifici: il John Hancock center, che offre la possibilità di scattare foto a 360° della città da uno dei punti panoramici più alti al mondo. Questo è anche il punto migliore di tutta la città per vedere la famosissima Sears Tower. Assolutamente da non perdere lo Sky Tour che permette di vedere ben 4 Stati diversi (disponibile in italiano). Prossima tappa il Michigan Avenue Bridge, uno dei ponti mobili più antichi di tutta l’America, che collega la parte sud della città con la zona dei grandi parchi. Ed è proprio lì che vi consiglio di passare almeno un pomeriggio. Dirigetevi in particolare al Millennium Park, un vero e proprio giardino pensile costruito per ospitare opere d’arte moderna e contemporanea. Avete presente il famoso “fagiolo”? In realtà è la prima opera americana di Anish Kapoor ed è diventato un vero e proprio simbolo della città.

 

Boston

The boston Tea Party” ovvero la festa del tè di Boston. Un nome molto pittoresco per descrivere qualcosa che ha cambiato la geografia del mondo, ovvero l’inizio della rivoluzione americana e la nascita degli Stati Uniti. Se c’è una città che incarna la storia degli Stati Uniti, è proprio Boston, e non soltanto perché è la patria degli Aerosmith. Ma niente di più ironico che questa regione sia chiamata New England, come se davvero non potesse tagliare il cordone ombelicale che la lega al vecchio continente. Boston infatti è, a detta di tutti, la città più europea d’America. Il modo migliore per iniziare la scoperta di questa piccola chicca della east coast è il freedom trail, il sentiero della libertà, che la attraversa interamente coprendo i più importanti siti da visitare. Fuori dai sentieri più battuti vi consigliamo i quartieri di North End, la prima little Italy d’America, e di Beacon Hill: tra case basse di mattoni rossi, cupole d’oro e parchi sembrerà di essere a Londra.

 

Lussemburgo

Padre Statunitense di origine francese, nonna bolognese, madre scozzese e origine libiche e libanesi. Se c’è qualcuno che si può definire cittadino del mondo è Brian Molko. Il leader dei Placebo ha scelto poi come luogo dove stabilirsi il Lussemburgo. Si potrebbe definire quantomeno una scelta fuori dagli schemi, ma il piccolo paese incastrato tra Francia, Germania e Belgio ha qualche asso nella manica da giocarsi. L’attrazione più caratteristica sono le cosiddette “casematte di Bock”, un immenso labirinto di rocce che si sviluppa nei sotterranei del promontorio che domina la città. Sono infatti il vero e proprio cuore di Lussemburgo, e servivano da “esercito di pietra” armato per proteggere la roccaforte di Sigfrido, che oggi è patrimonio dell’umanità. Il vero centro cittadino contemporaneo della città è la Groussegaass, o gran via, che arriva a Place d’Armes, il vero cuore della Lëtzebuerg-Stad vivaiola, piena di ristorantini, bar e fast-food, dominata dal Cercle Municipal (Municipio). Se ci andate d’estate, troverete proprio al centro della piazza un gazebo dove si alterneranno moltissime band locali.

 

Manchester

Città grigia, pronuncia incomprensibile, abitanti chiusi come solo gli inglesi del nord possono essere. Tutti questi simpatici appellativi, nella mentalità collettiva, si riferiscono a Manchester. Ma se non ci si ferma a una prima occhiata superficiale, si capisce che non c’è niente di più falso. Manchester è sì un porto mercantile famoso, è sì gelida, ma è anche piena di fermento soprattutto artistico e musicale. Non tutti sanno che Jason Kay, il frontman del Jamiroquai, viene proprio da qui. Per un fine settimana nella città inglese vi consigliamo una full immersion tra arte e musica. Iniziamo la giornata alla scoperta della Manchester culturale con la Biblioteca centrale, la City Art Gallery e la Corner House, un complesso di teatri e centri artistici. Fate poi un salto a Affleck’s Palace, paradiso per gli hipster-alternative, dove trovare abiti e accessori vintage a prezzi bassissimi e negozi di piercing e tatuaggi. Imperdibile una cena indiana nel quartiere di Rusholme, capitale della cucina speziata e dei sari, i tipici abiti coloratissimi e preziosi. La giornata poi non può che finire in uno dei tantissimi club con musica dal vivo, nel quartiere Northern. Il nostro preferito? The

Castel hotel.

 

Limerick

Forse non tutti sanno che il primo successo dei Cranberries, Zoombie, è dedicato proprio alla loro terra natale, l’Irlanda, e precisamente a Limerick. Siamo negli anni ’90, nel pieno della querelle tra IRA e Regno Unito, e Dolores e amici fanno serate nei pub della cittadina nel sud-ovest irlandese, sulle rive dello Shannon, quando vengono notati da un produttore e portati alla ribalta internazionale. Limerick è una città poetica e musicale. In inglese la parola “Limerick” è arrivata addirittura a definire una canzone breve che prende in giro qualcuno.

Oltre ai tantissimi pub con musica dal vivo sulle rive del fiume, vi segnaliamo due chicche divertenti per passare un weekend nel capoluogo. Prima di tutto una pausa pranzo con specialità del territorio al mercato del latte (Milk’s Market) dove pranzare con una Guinness e una Shepherd’s pie accompagnati dalle note delle chitarre di qualche anziano musicista di strada, con le guance rosse di birra e la barba bianca lunga fin sotto al petto. Un’altra escursione imperdibile è al Lough Gur, toponimo celtico che sta per Lake Gur, un parco nazionale dove riprendersi dalle pinte di birra appena bevute con una passeggiata lungo i tantissimi sentieri, e una sbirciatina ai reperti paleolitici: qui infatti i primi megaliti ritrovati risalgono al 3000 a.C.

 

 

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