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LA DROGA DROGATA

“Aprile dolce morire”. Non come “maggio, Ninetta mia, troppo coraggio”. L’eutanasia, la laicità, la difficoltà, la sazietà, la droga, il sole, la primavera, la città degrado torna a colpire su un titolo di giornale, l’inviata d’assalto va in cerca di droga, confidenzialmente detta Maria, Natale con i tuoi Pasqua con la droga. E nessuno, dico, nessuno che ci racconti che volendo, dico, la si potrebbe anche legalizzare. Vi dà tanto fastidio, e avete ragione, tutto questo gran spaccio per l’intorno di Santo Spirito. Ma allora provate a dirlo – foss’anche solo tanto per dire – che almeno l’erba la si potrebbe anche legalizzare. E invece no. E allora il Sindaco dice che ci deve pensare la Polizia. La Polizia dice che ci devono pensare i Carabinieri. I Carabinieri sono stanchi di essere oggetto di barzellette crudeli. E tanto poi i Magistrati che si trovano davanti il marocchino col marocchino, lo rimandano per strada tempo 12 ore.

E tutti, alla fine della fiera, tutti quanti hanno da far presente che non ci sono risorse. Il Sindaco non ha risorse. La Polizia non ha risorse. I Carabinieri non hanno risorse, solo barzellette. I Magistrati non hanno risorse. Senza risorse e nemmeno fantasia. Cazzo, organizziamo una Woodstock degli sbirri, del Sindaco e dei Magistrati. Tre giorni di pace, amore e legalizzazione. Nardella come Jimi Hendrix. Il Questore che fa una cover di Janis Joplin. Giudici che ballano nudi nel fango. Un messaggio universale. Firenze capitale.

 

di Tommaso Ciuffoletti

 

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