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Tattly

Tatuaggi temporatattly7nei. Ci sono parole che fanno più paura di altre e temporaneo è un aggettivo quasi sempre visto nella sua accezione negativa. Ricorda qualcosa che dura per un periodo di tempo limitato, che non è definitivo, ma appunto provvisorio, momentaneo. C’è chi di questa “sospensione temporale” ne ha fatto una virtù. Non è un tatuatore e non hauna sua tecnica personale, ma si rivolge alle persone alle quali i tatuaggi piacciono sì, ma ancora non hanno avuto il coraggio di confrontarsi faccia a faccia con degli aghi sputa inchiostro.
Vari flashback invadono la mia mente: dalle mani unte nei pacchetti di Wackos alle confezioni fredde dei ghiaccioli alla frutta, fino a quelli trovati nelle meravigliose edizioni dei “Cioè”. Sto parlando dei temporary tattoos, tanto criticati quanto usati, soprattutto nella fertile terra delle mode “passeggere”, the United States of facciamo-sempre-quello-che-ci-pare. Partono proprio da Brooklyn, New York City, i deliziosi tatuaggi temporanei, disegnati e spediti con amore in tutto il mondo di Tattly.

Tattly nasce dall’idea di una mamma, Tina Roth Eisenberg che, stanca di scarabocchiare disegnini confusi sul braccio della figlia, decide di fondare una società che raccoglie illustratori da tutto il mondo confezionando tatuaggi non permanenti per grandi e piccini.

Fake tattoos by real artists” si definiscono e non c’è bisogno di aggiungere altro. Avvertenze: non è necessario avere cinque anni per innamorarsi di questi tatuaggi, dalle frecce argentate ai gelati anni ’80 di polarettiana memoria e l’applicazione dura meno di trenta secondi. A volte, le parole di cui dovremmo aver paura sono altre: tipo “permanente” o “indeterminato” – ma chissà.

 

 

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