Sabato 4 febbraio riparte Valdarno Jazz Winter Festival, manifestazione diretta da Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia in collaborazione con Music Pool e Valdarno Culture.
Il festival, ormai alla sua 29° edizione, si conferma un grande progetto di diffusione culturale e valorizzazione del patrimonio territoriale. Per questa stagione invernale hanno tratto ispirazione dall’anniversario del 31 gennaio 1865 (data dell’abolizione della schiavitù americana) e hanno deciso di dedicare la produzione al cantante Sting, che attraverso la sua musica ha promosso una campagna di sensibilizzazione contro le leggi razziste e le discriminazioni razziali.
Ci sono due aspetti che saltano all’occhio in questo festival: il primo è che molti musicisti italiani all’estero vengono riconosciuti per il loro valore mentre in Italia, per motivi ancora sconosciuti, questo non accade; il secondo è che finalmente ogni anno sempre più giovani si avvicinano al jazz e si interessano a realtà diverse da quelle solitamente promosse dai programmi culturali territoriali e non.
Un valore aggiunto alla rassegna è dato dalle “guide d’ascolto”, vere e proprie lezioni che anticipano i concerti e che mirano a far entrare le persone nel mondo del jazz, troppo spesso considerato “per pochi”, quando in realtà la sua nascita fu dovuta dall’esigenza di unire persone che non parlavano la stessa lingua.
Alla rassegna inoltre è stata concessa in prestito la famosa chitarra “Mare di mezzo” costruita dal falegname Giulio Vecchini con il legno dei barconi di Lampedusa per non dimenticare la tragedia dei migranti, che ogni giorno, purtroppo si ripropone. La chitarra sarà in mostra e sarà anche suonata in concerto.
Un filo rosso fatto di jazz e diritti dell’uomo lega i cinque concerti del Valdarno Jazz Winter Festival.
Ecco le date e i protagonisti:
- Sabato 4 febbraio, Terranuova Bracciolini (AR) – Auditorium Le Fornaci
Si parte alle 17.30 con la guida all’ascolto “Sting..No Limits”; segue apericena alle 19.30; alle 21.30 ci sarà il concerto “Sting…No Limits”, in cui verranno alternati brani originali dell’artista a brani standard del repertorio classico americano; un racconto musicale che passa dall’impegno sociale di Sting, alla diaspora africana fino ad arrivare alla situazione sociale attuale che attraversa il Mediterraneo.
Suoneranno Mirko Predotti (vibrafono), Beppe Di Benedetto (trombone), Simone Gubbiotti (chitarra), Gianmarco Scaglia (contrabbasso) e Giovanni Paolo Liguori (batteria).
- Venerdì 10 febbraio, Terranuova Bracciolini (AR) – Auditorium Le Fornaci
Alessandro Galati, pianista fiorentino ed abituale vincitore della Top jazz cinese, si esibirà in trio con Gabriele Evangelista (contrabbasso) e Stefano Tamborrino (batteria) nel suo ultimo lavoro “On a sunny day”. La sua musica è molto apprezzata per la forte identità italiana che traspare dalle sue melodie.
- Venerdì 17 febbraio, Terranuova Bracciolini (AR) – Auditorium Le Fornaci
Serena Brancale, cantante, musicista ed autrice, si esibisce in concerto con “Soulenco”, dove l’artista spazierà dal sound pugliese al quello della blackmusic.
- Sabato 4 marzo, Loro Ciuffenna (AR) – Auditorium Comunale
Dario Napoli, chitarrista e compositore conosciuto a livello mondiale, con il suo “Modern Manouche Project” è pronto a stupire il pubblico mescolando con nonchalance swing manouche, bepop, di funk e jazz moderno.
- Venerdì 31 marzo, San Giovanni Valdarno (AR) – Teatro Masaccio
Il famoso sassofonista Steve Coleman chiuderà il festival con le sue musiche ricche di contaminazioni accompagnato da Anthony Tidd (basso elettrico) e Sean Rickman (batteria).