Basterebbero giusto le prime note di Hedwig’s Theme per farci entrare nel magico mondo di Harry Potter: seduti nel grande salone ad Hogwarts, nel vialetto di casa Dursley, Privet Drive, 4 o dentro al Paiolo Magico di Diagon Alley… L’autrice J. K. Rowling, prima con i suoi romanzi e poi cedendo i diritti alla Warner Bros per produrre i film, è riuscita a coinvolgere un’intera generazione. Siamo cresciuti e maturati con i protagonisti dei suoi libri e ci siamo rivisti nei giovani maghi: coraggiosi come il protagonista Harry, intelligenti come Hermione Granger oppure goffi come Ron Weasley.
Oggi, a quindici anni dall’uscita nelle sale di “Harry Potter e la pietra filosofale”, la Rowling insieme all’ormai consacrato produttore dell’intera saga colossal, David Heyman, e al regista David Yates, dà il via ad una nuova trilogia fantasy: “Animali fantastici e dove trovarli” è il primo spin-off della saga del film colossal “Harry Potter”. Il film è un “non-prequel” tratto dall’omonimo “non-libro” pubblicato dalla Rowling nel 2001. Sfogliando il libricino da cui è tratto il film, sembra davvero di aver appena preso in prestito un volume dalla biblioteca di Hogwarts. Il libro come “Il quidditch attraverso i secoli”, è proprio la riproduzione di un testo utilizzato dagli studenti del primo anno ed è scritto da un ex allievo della scuola, Newton Artemis Fido Scamander.
La Rowling, all’esordio con la sua prima sceneggiatura, incanta ancora una volta il suo pubblico. Catapultati in una bellissima New York anni ’20, nello stesso universo che settant’anni dopo accoglierà il giovanissimo mago Harry Potter, cominciamo a seguire le avventure di un nuovo protagonista: il magizoologo Newt Scamander.
Questo eccentrico e timido mago british, totalmente dedito ai suoi animali fantastici riporta immediatamente alla mente ricordi nostalgici del “bambino che è sopravvissuto”. A differenza di Harry, Newt Scamander insieme alla sua valigetta e ai compagni di avventure Jacob Kowalski e Tina Goldstein, rimane sempre all’interno del mondo dei babbani o no-mag come vengono chiamati dagli americani. La magia reale ed emotiva però, non viene mai a mancare. La miscela di ingredienti è valida come quella “potteriana”. Non manca la lotta contro le arti oscure, come non mancano i contrari alla magia e coloro invece che vogliono farla prevalere sul mondo dei babbani e, pur essendo una storia di fantasia, anche questa volta si ride e si piange.
Che abbiate già visto o no “Animali Fantastici e dove trovarli”, il mio consiglio è di approfittare di queste vacanze natalizie per riguardare tutta la saga di Harry Potter, dal primo all’ultimo film, per rivivere davvero tutta la finzione più reale possibile.