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La Fiera delle Idee – Non esistono scarti ma risorse

Nella cultura maya, quando un “artigiano” costruiva qualcosa, i residui di scarto ricoprivano un ruolo sacro. Mentre nella cultura occidentale gli scarti sono gettati via, per i maya ciò che avanzava rappresentava il debito, il buco che era stato aperto nella tela dell’universo dall’ingegno umano, il vuoto che doveva essere riempito. “La Fiera delle Idee – Non esistono scarti ma risorse” ben rappresenta questo spirito, perché rivolge lo sguardo alle nuove imprese impegnate nell’Economia Circolare, per produrre ricadute e vantaggi nel sociale e nuovi posti di lavoro. È proprio questo l’obiettivo di questa fiera, in programma dal 21 al 23 ottobre a Firenze, nel corso dell’iniziativa culturale NovoModo.

 

L’evento si svolge nel Chiostro dell’Auditorium di Sant’Apollonia e nella libreria Libri Liberi e vede la partecipazione di: Funghi Espresso, Rifiuti Zero Firenze, Future Food Institute, South Hemp Tecno, Kanèsis, Orange Fiber, Fablab Firenze, Orto x mille, CLT Centro Lombricoltura Toscano.

L’iniziativa è organizzata da Associazione Culturale Vittorio Rossi – Libri Liberi, Rifiuti Zero Firenze, Associazione Via San Gallo La strada dei libri, Associazione Qualcosa da dire, Associazione Insieme per San Lorenzo.

L’economia circolare è un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro. Nell’economia lineare, invece, terminato il consumo termina anche il ciclo del prodotto che diventa rifiuto, costringendo la catena economica a riprendere continuamente lo stesso schema: estrazione, produzione, consumo, smaltimento.

Le imprese, che aderiscono al progetto, provengono da varie parti di Italia, come ad esempio Funghi Espresso che coltivano funghi sui fondi del caffè, gettati ogni giorno dai bar; oppure Orange Fiber che produce tessuti sostenibili dalle bucce delle arance. E tanto altro ancora. Basta lasciarsi incuriosire.

Per informazioni QUI 

 

di Silvia Amerighi

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