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VIOLAPOP

Ormai è un appuntamento fisso quello di incontrarsi a cena alla trattoria Cent’Ori in San Niccolò. Siamo due Tommasi e un Benedetto. Ferrara, per l’esattezza, e stavolta dobbiamo intervistarlo, perché il 25 maggio va in scena all’Obihall con Violapop. Uno spettacolo su Firenze, i fiorentini, la Fiorentina e altri pretesti. Regia di Massimo Alì e Leonardo Venturi, quest’ultimo attore consumato che divide anche il palco con Ferrara. E con loro ci saranno anche Gaia Nanni, Simone Martini, Giovanni Concutelli, Matteo Dovellini, Emanuele Levantino e le musiche di General Stratocuster and The Marhals e Orla. Potete comprare i biglietti al Box office, all’Obihall, al Puccini, online e al limite anche dal Giani che pare gestisca il bagarinaggio per l’occasione.

 

Ferrara che piace a tutti
A noi non ce ne frega nulla perché vogliamo solo mettere in difficoltà Benedetto. Ci sta sul cazzo perché piace a tutti e vogliamo scoprire se anche lui, in realtà, si mette i calzini col buco sull’alluce, le mutande all’incontrario e parcheggia in divieto di sosta.
E così noi due Tommasi ci troviamo mezz’ora prima al ristorante. L’idea sarebbe quella di complottare, concertare una strategia, ricordarci come si scrive Benalouane. In realtà beviamo. E molto. Fanculo Ferrara che piace a tutti e noi che apriamo bottiglie.

 

Amor vincit omnia
E così quando arriva stiamo già sognando di riesling renani, di contadinotte austriache dai fianchi generosi, di malbec argentini, gauchos, viaggi, droga, miraggi. «Oh, e mi serve un decino per pagare il taxi.» Eccolo. Dannato e dannatissimo! Guadagna il triplo di noi due messi insieme e ci si deve frugare in tasca per pagargli il taxi. Ma poi lo guardi che gli scappa da ridere anche a lui ed è subito festa. Ma vai va, che poi a mezzanotte è anche il tuo compleanno, Benedetto. Ferrara per l’esattezza. Magari si va a festeggiare al Kama Kama.

 

Io non scrivo di economia aziendale
«Io voglio mantenere sempre un’anima pop. Sono contro l’intellettualismo nella narrazione del calcio. È inutile farsi le beghe (non ha detto beghe, no, ha detto altro), per quanto bravo tu possa essere a scrivere, alla fine devi mettere insieme pancia e cuore.» Attacca così che siamo ancora all’antipasto e non sappiamo se si è preparato, non sappiamo se è colpa del Brunello, ma ha ragione. «Io non ho grandi doti, ma ho 55 anni e non mi prendo sul serio. Non dico sia saggezza, ma insomma ragazzi (stavolta sì, ha detto proprio così ragazzi, che se avesse detto milf ci sarebbe andato più vicino) io non scrivo di economia aziendale, io scrivo di Fiorentina e per farlo devo passare attraverso le emozioni. Cerco di arrivarti al cuore, poi magari non ci riesco, ma ci provo. Così come provo a scrivere sempre quello che penso. Cerco di essere onesto, ma devo passare per i sentimenti.»

 

La Fiorentina è un pretesto per parlare di noi
«Mantenere una dignità ironica e divertente partendo da un assunto: certe cose Firenze se le tira dietro per una vita. Prendete il 4 a 2 alla Juventus. Se ne parlerà oltre ogni ragionevolezza. E perché secondo voi?» Ci guardiamo perplessi e ci buttiamo: «È qualcosa che ha a che vedere con Ciccio Baiano?» «Ma no cacchio (non ha detto cacchio, no, ha detto altro), è perché la Fiorentina è un pretesto per parlare di noi, delle nostre vite, delle nostre vicende.» Annuiamo. È arrivata la tagliata.

 

Io ho grande simpatia per Giani
Sì dice proprio così. «Ho grande simpatia per Giani. Gliel’hanno tirato in tasca. Ok. Ma lui è sempre lì. Anzi, è sempre qui. E qui lui è Giani. Poi io lo piglio in giro e lui non si offende, ma insomma Giani c’è. E la politica è anche questo.» Violapop. Gianipop.

 

All’Obihall come allo stadio
«Sono 1.600 persone in una sola serata. Il 25 maggio sarà un po’ come essere allo stadio. E vorrei quel clima. Si tratta di uno spettacolo dannatamente emozionale e molto rock, ma purtroppo non abbiamo tanto tempo per provarlo… come? Uno spettacolo sulla Fiorentina? No, ve l’ho detto, è uno spettacolo su di noi.»

 

 

VIOLAPOP #sellerabonounsipigliaanoi

mercoledì 25 maggio 2016, ore 21.00
Obihall – Firenze
biglietti: Boxoffice  
(Per i soci di Lungarno riduzione sul prezzo del biglietto)

 

 

di Tommaso Ciuffoletti e Tommaso Rosa

 

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