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Bridal Revolution: per le donne che vogliono un abito da sposa e non da principessa

Abiti da sposa contemporanei per una sposa che vuole restare se stessa senza orpelli e clichè tipici di una cerimonia da manuale un po’ troppo ingessata: è il nuovo concetto di   Bridal Revolution, firmato dalla designer livornese Irene Salvadorini, fondatrice del giovane brand Lmtd dedicato al mondo femminile.

Il fulcro del progetto sarà una linea di abiti da sposa ready-to-wear tutta made in tuscany, capi sartoriali realizzati con tessuti di alta qualità ma acquistabili nel proprio negozio di fiducia, facili da indossare e soprattutto da riutilizzare anche dopo il fatidico si.

Fino all’11 maggio sul sito web di crowdfunding www.kickstarter.com dedicato ai giovani creativi sarà attiva una campagna di finanziamento per lanciare sul mercato una capsule collection di dieci modelli d’archivio, cuciti a mano in tessuti pregiati, Seta, Crepe, Cady e Chiffon Plissé, come vuole la tradizione di Haute Couture di scuola toscana.
Dieci abiti pensati per una sposa metropolitana, figlia del proprio tempo e della propria storia, che non ama venire a patti con la complessa ritualità che sottende all’acquisto dell’abito per le nozze.

L’idea di una Rivoluzione in abiti da Sposa nasce dall’esperienza maturata sul campo da Irene Salvadori che più volte da commessa prima e da designer poi ha ascoltato le richieste di giovani spose insoddisfatte da un mercato che ripropone fiabe anacronistiche in nulla simili alla vita moderna e da modelli poco somiglianti al proprio concetto di femminilità.
Altro capitolo: il prezzo. E’ ben noto che tutto ciò che attiene al tema Sposa e Matrimonio vede immediatamente aumentare il costo che spesso nulla ha che fare con l’effettiva qualità del prodotto stesso.

Bridal Revolution è anche questo: abiti dal costo accessibile, reperibili nella propria taglia e in boutique senza sottoporsi a estenuanti prove in tempi eccessivamente dilazionati. Il bianco resta il colore prediletto, perché una sposa è una sposa, ma le linee si fanno più minimaliste, dinamiche e pulite, i dettagli molto femminili ma mai ridondanti. Un abito che non ambisce a diventare un cimelio destinato a ingombrare un angolo dell’armadio. Ma al contrario un vestito elegante e raffinato in cui ogni donna potrà sentirsi a proprio agio, tanto da poterlo e volerlo riutilizzare in mille altre occasioni anche con la fede al dito.

 

di Filomena D’Amico

 

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