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FABBRICA EUROPA 2016

La XXIII edizione del festival tornerà alla Stazione Leopolda di Firenze per trasformarla in un luogo della contemporaneità viva.  Lungarno accompagnerà Fabbrica per tutta la sua durata con racconti, eventi e contributi video per vivere insieme panorami di persone e artisti dalle identità non lineari. 

 

Fabbrica Europa quest’anno torna alle primitive origini e si arrocca e si stabilisce alla Stazione Leopolda, sede naturale, luogo simbolo, baluardo creativo in cui spazi e dinamicità si combinano.

Le danze si apriranno il 5 maggio – Ei Fu! – e proprio la danza si conferma un elemento cardine del festival.

Tra le tante proposte, segnaliamo la prima assoluta di Gamelan, ideato da Michele Di Stefano, Fabrizio Favale e Cristina Rizzo, una stratificazione performativa che nasce dalla relazione estemporanea tra i danzatori; We Women, spettacolo tutto al  femminile della coreografa catalana Sol Picò, con danzatrici e musiciste provenienti da territori artistici e geografici tra loro lontani che sperimentano dialoghi e tracciano un ritratto della donna contemporanea; Beytna, creazione collettiva, questa volta tutta al maschile, diretta dal libanese Omar Rajeh che si avvale di coreografi da Libano, Giappone, Belgio e Togo che si incontrano sul palco attorno a un banchetto, occasione per creare pluralismo culturale ed esemplare condivisione. Si muove tra musica e danza anche il progetto DAN+Z, un trittico che coinvolge Gianluca Petrella + Luisa Cortesi, Dan Kinzelman + Daniele Ninarello, Simone Graziano + Vittoria De Ferrari Sapetto per affrescare moduli autonomi, ma collegati in un’unica serata, che danno vita a una ad un’originale varietà di performance.

Ma si sa che noi di Lungarno per la musica abbiamo un debole.

E allora subito da segnare in agenda per la serata d’inaugurazione i panorami elettrici e sofisticati di Max Casacci (Subsonica) e Daniele Mana (Vaghe Stelle) con il progetto “Glasstress meets Pulse!”. I due artisti del suono arriveranno alla Stazione Santa Maria Novella, saliranno sulla tramvia e registreranno i paesaggi sonori dai mezzi di trasporto. Il tutto verrà campionato in presa diretta diventando, insieme ai suoni del vetro registrati presso una fornace di Murano, materia portante del dj set.

Sempre il 5 maggio, alle 21.00 sarà una delizia ascoltare le raffinate trame di Lucrecia Dalt, musicista e cantante colombiana, da qualche tempo di base a Berlino.

Il 6 sarà il turno dell’originale dubstep di Daddy G, membro fondatore dei Massive Attack per arrivare al bizzarro connubio tra Barber Mouse e Samuel (Subsonica) che canteranno i pezzi più conosciuti e amati del jazz. Decisamente degna di nota anche la serata con Actress e Seven Davis Jr, due dei nomi più interessanti della celeberrima etichetta Ninja Tune.

Ma questa edizione non sarà solo elettronica d’avanguardia. Ci sarà spazio – e che spazio –anche per Cristina Donà e il suo progetto Sea Songs, produzione firmata Fabbrica Europa, per un omaggio ai suoi grandi autori del cuore (Robert Wyatt, Nick Drake, Nick Cave, Radiohead, Paolo Conte, Lucio Dalla).

Si chiuderà infine con le atmosfere avvolgenti e sabbiose nel segno del Festival au Désert con Bombino e Vieux Farka Touré, seppure quest’anno il tutto avrà un taglio più laboratoriale e ricco di conferenze per delicatezza sul tema attuale.

Per quanto riguarda il fronte della prosa, alla Pergola sbarca il maestro Peter Brook, che con Battlefield, prodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana per Fabbrica Europa, riprende Mahābhārata, il più ricco poema epico non solo dell’India, ma della letteratura mondiale; torna anche il regista serbo Tomi Janežič, che, dopo Il Gabbiano, si confronta con un’altra opera basilare di Anton Čechov: Zio Vanja, qui in prima assoluta. Da segnalare anche MDLSX dei Motus, inno alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta con l’attrice/feticcio Silvia Calderoni.

In conclusione, questa edizione di Fabbrica Europa si preannuncia di forte impatto e noi di Lungarno la seguiremo come fedeli segugi, con due eventi ad hoc – Itinerarno il 5 e 12 maggio p.v. – che vi permetterranno di gustare e pregustare tutte le sfaccettature del festival  concretizzando ogni anno il sogno di una Firenze europea.

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