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Jonathan Coe presenta “Number 11”

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C’è Jonathan Coe. C’è Jonathan Coe oggi alle Murate alle ore 18:30. Presenterà insieme a Baret Magarian il suo ultimo libro, uscito proprio oggi per Feltrinelli.

Number 11 è un titolo che nasconde molto altro dietro queste due parole. Si tratta dell’undicesimo romanzo di Coe e c’è sicuramente sotto un’allusione al modo in cui gli inglesi chiamano la residenza del primo ministro (“Numero 10”). I suoi romanzi, a partire dal più grande successo La famiglia Winshow del 1994, sono soliti avere un carattere sociale e politico. Ma chi meglio di lui può parlare dell’Inghilterra e della sua storia? Scrittore, giornalista e prima ancora impegnato nella musica jazz, ha studiato al Trinity College a Cambridge, scuola da cui sono usciti nomi come Nabokov e Wittengstein.

In molti dicono che Number 11 sarà il capolavoro di Coe, un romanzo in cui l’autore può giocare con la propria maturità letteraria. Non è un vero e proprio sequel di La famiglia Winshow ma in molti aspetti lo riprende facendo autocitazionismo e affermando la propria poetica. Se il romanzo del 1994 aveva come scenario l’Inghilterra della Thatcher, qui troviamo un’attualizzazione dei contesti in cui vivono alcuni degli stessi personaggi.  Number 11 parte da un fatto di cronaca realmente accaduto come l’uccisione di David Kelly, scienziato inglese trovato morto all’apice della guerra in Iraq, ma poi continua nell’invenzione di Coe e nella sua tipica satira, anche questa estremamente british.  I due personaggi principali sono Alison e Rachel, due amiche che verranno a conoscenza di questa notizia.

Alex Clark nella sua recensione per il The Guardian lo ha definito “arrabbiato e tagliente” , caratteristiche che di solito piacciono al pubblico di lettori.

Forse è un romanzo politico, sicuramente è molto altro; quello che resta è andare oggi e commentare direttamente con Coe Number 11.

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