Ci siamo. Mercoledì 24 febbraio si decide tutto al Capanno Blackout: chi andrà in semifinale, chi sarà eliminato, chi il pubblico avrà deciso di ripescare. Intanto, già sono sei le band semifinaliste: Haze, Damiano Grazzini & Interno 17, Io Virginia e il Lupo, Bifolchi, Malinois e Black Rising Angels. Già eliminati Il Colle, The Ajax, The Cross of Paul, Intrance, Altroquando, Oras Against The Machine, Errore 404. Ora manca da dirvi chi ancora è in corsa, almeno ci leviamo anche questo dente e poi partiamo a presentare i gruppi di questo Mercoledì: Regno dei Ragni, Disboskator, Tangled, 6e6 dodici; in più ci sono i Madfringe e Daryma, in testa attualmente alla classifica dei ripescaggi. Comunque.
Si inizia con i Contrada Kaos. Sono pratesi dal rock melodico, con una Cecilia Socci a tenere il vessillo della band con la sua voce, accompagnata dalle chitarre e tastiere di Niccolò Santini e Francesco Sinisgallo, Lorenzo Lucchetti al basso e Lorenzo Foggi alla batteria. Prato e Firenze li hanno visti spesso sui loro palchi, nonostante la recente formazione. Ora tocca al Capanno.
Simone Moschini, Giada Spina, Tommaso Macaluso, Ferruccio Baroni, Dino Vaccaro: due voci, una chitarra, un basso e una batteria, ovvero i Pathos. Anche loro pratesi, sono in scena da anni e anni e anni e anni, nati dalle ceneri dei Metamorfosi. Hanno pubblicato EP, video e hanno suonato un po’ ovunque. Metal melodico italiano, con testi tendenti all’orecchiabilità pop. Un mix micidiale.
Dulcis in fundo, dicevano i latini, anche se il nome della band richiama più quel buon russo di Cechov. Questi cinque baldi pisani rispondono infatti al nome di Zio Vania e precisamente sono Gabriel Stohrer (voce e chitarra), Matthias Stohrer (voce e basso), Matteo Natchez (chitarra, “ziolofono”, diamonica), Francesco Bracci (batteria), Stefano Nassi (percussioni). Ci piace la definizione che loro stessi hanno dato al loro genere, anzi non genere: alternative psychedelic beat. Wow.