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Una giornata alimentare in compagnia dell’Uomo-Pitti

Cosa mangia un Uomo-Pitti durante la fiera? Noi di Lungarno siamo andati in giro per le vie della città a scoprire come si nutre il protagonista dell’evento più atteso a Firenze e in Italia, e abbiamo scoperto degli interessanti abbinamenti salutistico/gourmet.

Il protagonista fashion della nostra fiera più importante comincia la giornata verso le 11.00. È tardi, è vero, ma il nostro amico deve riprendersi dai postumi del party a cui ha partecipato la notte precedente, e in ogni caso sa benissimo che durante Pitti le strade sono vuote prima della tarda mattinata. Per questo motivo consuma il suo pasto principale in zona San Pierino o San Lorenzo, lontano dal quadrilatero della moda fiorentina. La colazione prevede una dose massiccia di vitamina C, antiossidante naturale, e manca totalmente di grassi saturi: una spremuta fresca di pompelmo, limone e arancia di Ribera, presidio slow food, e un paio di fette di pane di grani antichi toscani a chilometro zero, con marmellata biologica senza zucchero. In alternativa un apple crumble vegano. Perché il “pittiano” è attento sia alla linea che alla filiera dei prodotti che sceglie.

Può anche capitare che l’Uomo-Pitti debba organizzare un incontro di lavoro o un meeting post shooting nel primissimo pomeriggio. È in questo caso che si dirige verso il Bargello o Piazza Pitti per cercare qualche spunto americano. È proprio qui che consuma un brunch prevalentemente proteico: uova alla benedict, baegels con salmone e burro, club sandwich con patate rosse. Per concludere con il più classico dei caffè americani.

La sua giornata alimentare corre a tutta velocità al momento post fiera, verso all’ora dell’aperitivo in terrazza con vista su Santa Maria Novella o Ponte Vecchio. Durante Pitti l’happy hour a Firenze è soltanto una parola: Negroni. Qualche bar può proporre anche delle varianti. Negroni sbagliato, con lo spumante al posto del gin, o il più contemporaneo Negrosky, che sostituisce il gin con la vodka. All’aperitivo non può certo mancare il finger food: sushi destrutturato di zucchine e caviale di melanzane, lunette di polenta con emulsione di zucca tardiva, millefoglie di radicchio di Chioggia aromatizzato al camembert.

A questo punto si è già fatta sera inoltrata, tempo per il nostro protagonista di correre verso la più esclusiva festa di un marchio di moda, organizzata in un palazzo storico dietro via Roma, e per un ultimo drink della giornata. La nuova frontiera per i party dei barmen fiorentini sono i cocktail a base di cetriolo, tra tutti il Moscow Mule o il Pimm’s, profumati, rinfrescanti e molto versatili. Proprio quello che ci vuole quando una festa dura fino a tarda notte.

 

 

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