the nightfly

La musica ci salverà

By Redazione Lungarno

December 03, 2015

La musica ci salverà. Anche da Facebook che, nelle ore folli di un novembre di sangue, mi spara in faccia intolleranza, luoghi comuni e idiozie di ogni genere. Non giudico. No, mi tiro solo fuori. Riflettere, conoscere, ascoltare chi conosce più cose di me. Meglio. Intanto scappo dalla mischia di parole. Per rispetto soprattutto. E mi guardo intorno per provare a combattere con la bellezza e con il sentimento l’odio e la paura. La radio è un punto fermo. La notte del lunedì l’unica casa che non ho cambiato mai. Oddio no, non è vero, visto che prima di via Rosso Fiorentino c’era via Maso di Banco. Ma questo è un dettaglio. La verità è che lo studio radiofonico può essere ovunque. La luce di taglio che punta sul mixer, il microfono e la cuffia. Potrei essere a Toronto, a Tokyo o a Dicomano. Già, sto cercando storie di vita e trovo il nuovo di Neil Young. Che non è affatto nuovo. Lui vive il presente un passo davanti a tutti e guarda oltre anche quando fruga nei suoi archivi. Una fortuna. Se Dave Gahan con i Soulsavers è il best di questo autunno, Bluenote Café del geniaccio canadese è un racconto live di fine anni Ottanta, come quelli di This Note’s for You, disco inaspettatamente soul che mescola anima e invettive, fiati neri e prese di posizioni forti contro il way of life reaganiano e contro lo strapotere delle multinazionali e degli artisti venduti al sistema. Dentro questo disco importante scelgo subito Twilight, ballata ispirata e sublime. E ascolto il sax che chiacchiera affettuosamente con la chitarra. Sento l’anima che vibra mentre fuori è notte e la finestra è ancora affacciata sul buio di questi giorni di violenza, di paura e di dolore. Ringrazio Neil che mi porta via. Per cinque minuti o poco più. Sembrano pochi, ma è un viaggio lunghissimo.

The Nightfly