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Luca De Gennaro. Tra Radio Capital, MTV e i Chemical Brothers

di Leonardo Cianfanelli

Ha incontrato ed intervistato i più grandi della musica mondiale, attraverso le onde radio ha diffuso grandi classici e nuove scoperte e come dj ha intrattenuto folle oceaniche aprendo le esibizioni di mostri sacri come Chemical Brothers, Beastie Boys e Run DMC: è Luca De Gennaro, uno dei protagonisti assoluti della musica in Italia degli ultimi trent’anni. Il 12 Dicembre arriva a Firenze per un djset (sponda Life Club) e noi non ci siamo fatti scappare l’opportunità di farci due chiacchiere.

 

MTV, Radio Capital, Dj set in tutto lo Stivale e molto altro. Qual è il tuo segreto per riuscire a combinare tutto questo con successo ed essere anche un bravo padre?

Dico spesso che la maggior parte del mio tempo la passo ad organizzare il mio tempo, e per riuscire a fare tante cose questo è essenziale. In realtà, da quando ho cominciato il mio impegno quotidiano a Radio Capital, nel 2007, ho eliminato quasi completamente le trasferte per fare dj set e in linea di massima mi limito a suonare nella zona di Milano così posso tornare a casa dalla famiglia, a meno di casi particolari come questa serata a Firenze, città in cui sono felice di tornare a incrociare i dischi dopo le belle serate “house classics” di qualche anno fa al Full Up.

 

Nel corso della tua lunga carriera hai incontrato più personaggi tu di un’intera enciclopedia della musica. Quale di questi ricordi con più affetto?

L’affetto si riserva agli amici, e per me vale la regola del più grande critico musicale della storia, Lester Bangs, che diceva “Gli artisti non sono mai tuoi amici”. Dopodichè nel corso degli anni ho fatto amicizia e voglio bene a diverse persone che di mestiere fanno gli artisti, ma questo è un altro discorso. Tra quelli che ho intervistato quelli che mi hanno lasciato maggiori emozioni sono stati per esempio David Bowie, Jimmy Page, Peter Gabriel, James Taylor.

 

Ormai da tanti anni in prima linea hai vissuto, da fan e addetto ai lavori, la metamorfosi dell’industria discografica. Cosa trovi sia migliorato e cosa rimpiangi?

Non bisogna mai rimpangere il passato. Non c’è dubbio che tutto sia cambiato radicalmente ma non è il caso di fare i nostalgici. La cosa più straordinaria della nuova era è l’accesso immediato a tutta la musica del mondo che chiunque può avere attraverso lo streaming. Quello che oggi mi manca, e che è direttamente collegato a quello che ho appena detto, sono l’emozione della attesa per l’uscita di un disco, il rito della visita periodica al negozio di dischi, perchè oggi tutto è disponibile subito sul tuo telefono.

 

Difficile non parlare dei terribili fatti parigini, uno fra tutti quello del Bataclan, che hanno coinvolto per la prima volta persone come te e me che in quella situazione hanno passato un buona fetta della propria vita. A mente lucida che considerazione puoi farci a riguardo?

L’aspetto più drammatico, come ha detto Bono, è che questo è stato il primo attacco diretto al mondo della musica. Ero stato, anni fa, al Bataclan a vedere un concerto, e se io o i miei amici fossimo stati a Parigi saremmo molto probabilmente andati a vedere gli Eagles Of Death Metal. Che abbiano sparato e ucciso persone che stavano assistendo ad un concerto rock è come se fossero entrati a casa nostra, nel cuore della nostra passione e delle nostre abitudini.

 

I tuoi set sono notoriamente molto imprevedibili, cosa pensi di proporre a Firenze? C’è qualcosa che ti ha particolarmente colpito recentemente?

Ho molto rispetto per il luogo e la situazione in cui vado a portare i miei dj set e chiedo sempre ai promoter che tipo di pubblico frequenta il club e che orientamento musicale ha la loro serata. In questo caso ho capito che c’è una forte passione per la black music e per il vinile, dunque farò girare sui piatti molti classici disco, funk e house, rigorosamente su “dischi veri”. Questo, mi ha colpito, di recente: l’apprezzamento, anche da parte dei più giovani, come i miei figli adolsecenti, dei dj che usano il vinile.

 

Grazie mille!

Grazie a voi! Ci vediamo a Firenze!

 

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