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Il Cinema ritrovato #50giorni2015

di Caterina Liverani

Approda al Cinema Odeon, direttamente dalla Cineteca di Bologna, una imperdibile selezione di capolavori del cinema restaurati per il grande schermo. Chaplin, Buster Keaton, Scorsese, Rossellini, De Sica e de Oliveira come non li avete mai visti, dal 23 al 25 novembre. Abbiamo chiesto allo Staff della Cineteca di Bologna le ragioni e i propositi di questo progetto.

Come è nata l’idea di una collaborazione nell’ambito della 50 giorni?

Da quando abbiamo iniziato, nel settembre del 2013, la nostra avventura di distribuzione, proponendo nelle sale italiane alcuni tra i nostri restauri più importanti, Firenze si è dimostrata una delle piazze più ricettive, palcoscenico di alcune serate indimenticabili, peraltro in una delle sale più belle che si possano immaginare, quella del Cinema Odeon. Era il segnale chiaro di una domanda da parte del pubblico fiorentino, al quale noi potevamo rispondere con una library di titoli restaurati che in questi anni ha assunto proporzioni notevoli.

Si tratta quindi di un proseguimento naturale: quello di portare – all’interno di una manifestazione di grande prestigio come la “50 giorni” una selezione dei nostri restauri più significativi degli ultimi mesi, cogliendo l’occasione per offrire un’anteprima come quella del nuovo restauro di The Kid – Il monello di Charlie Chaplin.

Il programma è frutto di un’attenta selezione che va dal cinema statunitense di Chaplin a Manoel de Oliveira, secondo quale intento è stato così composto?

In effetti si tratta di un programma emblematico del nostro lavoro di restauro: Chaplin è l’autore attorno al quale ruota un grande impegno da parte della Cineteca di Bologna sin dalla fine degli anni Novanta: un impegno che va anche al di là del restauro dell’opera filmica e che ha investito per quindici anni anche un lungo lavoro di catalogazione e digitalizzazione del suo archivio personale, un vero e proprio patrimonio dell’umanità, ora disponibile in versione digitale per gli studiosi e gli appassionati di tutto il mondo.

Buster Keaton è invece l’altro grande genio dell’epoca muta al quale abbiamo rivolto la nostra attenzione proprio a partire da quest’anno, grazie a un accordo con Cohen Film Collection per il restauro di trenta film.

Il cinema italiano è naturalmente al centro della nostra vocazione di conservazione e restituzione della storia del cinema al grande pubblico: così è stato per Roberto Rossellini o per Vittorio De Sica, al quale dedicammo inoltre un’ampia mostra nel 2013 all’Ara Pacis di Roma.

Martin Scorsese è un faro per noi e per tutti i cinefili del mondo: il suo impegno nei confronti della salvaguardia del patrimonio cinematografico è instancabile. È membro del comitato scientifico del festival Il Cinema Ritrovato e la cosa non può che renderci estremamente orgogliosi.

E proprio dalla più recente edizione del Cinema Ritrovato, abbiamo pensato di proporre un De Oliveira, appunto ritrovato, quello di Visita ou Memórias e Confissões.

Ogni anno a Bologna in estate si tiene il festival dedicato al cinema ritrovato con proiezioni in Piazza Maggiore. Potete spiegare al pubblico fiorentino come si svolge l’iniziativa?

Il Cinema Ritrovato festeggerà nel 2016 la sua 30 edizione. Un viaggio all’interno della storia del cinema del ventesimo secolo che spazia dalla forza delle prime pellicole del muto, agli spettacoli del CinemaScope, passando per un labirinto cinematografico di sentieri dove è possibile riscoprire film dimenticati dal tempo e ora tornati a nuova luce grazie ad accurati restauri.

Il festival Il Cinema Ritrovato è l’appuntamento principe all’interno della nostra attività annuale. Otto giorni – da mattina a notte – che accentrano a Bologna cinefili, critici, studiosi, addetti ai lavori, appassionati da tutto il mondo

Macchina del tempo, è stato chiamato e Paradiso dei cinefili. Beh, basta guardar le facce dei cinefili che corrono da una sala all’altra – e l’universo di emozioni che quelle facce rivelano – per capire che la definizione è azzeccata.

85.000 gli spettatori registrati nelle ultime edizioni del festival: C’è poi un discorso professionale da non sottovalutare. Grazie al lavoro della Cineteca, Bologna è oggi sicuramente uno dei grandi centri cinematografici nel mondo. Lo è per la ricerca, la conservazione e il restauro del patrimonio cinematografico.

Questo significa che, a livello internazionale, Bologna è il luogo dove darsi appuntamento per sviluppare la propria professionalità in merito: ed è per questo che quest’anno abbiamo intensificato il programma degli incontri professionali dedicati al restauro.

Un film tra tutti quelli in programma da non perdere assolutamente in queste giornate al fiorentine al Cinema Odeon?

La risposta è di parte: tutti!

Informazioni su: www.50giornidicinema.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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