di Gianluca Danti
Santa Valvola festeggia i 5 anni di attività con un festival che si terrà a Tobbiana (PO) in cui, dalle 18 in poi, si alterneranno sul palco CRTVTR, Mosca nella Palude, Appaloosa, Solki, Fantastic Bra e tanti altri. In vista di questa due giorni di “orto sonoro per la terapia musicale” abbiamo incontrato Daniele, uno dei fondatori dell’etichetta pratese.
Ciao Daniele, raccontaci com’è nata l’idea di fondare la label Santa Valvola…
Creare un’etichetta è sempre stato un obiettivo, fin da quando ho cominciato a suonare. Nel corso della mia esperienza ho avuto modo di conoscere l’ambito della musica indipendente sia come musicista sia come addetto ai lavori durante gli anni di fondazione e gestione del Capanno Black Out club di Prato: credere nella musica e scommetterci qualcosa sopra è fondamentale, altrimenti che sogno sarebbe..
Il festival traccia una linea e certifica i cinque anni di attività di Santa Valvola, dicci di più su questa bella due giorni di musica live…
Il primo approccio all’organizzazione di un festival è stato qualche anno fa con la realizzazione del Black Out Festival di Prato, e ti assicuro (ma so che lo sai), che partecipare attivamente alla creazione di eventi fatti di sudore, musica e passione come questi é una delle esperienze più gratificanti che ci sia, oltre alla condivisione che si crea con gli altri volontari.. diventa una grande famiglia! E in effetti questo é lo spirito che si crea tra l’etichetta e i gruppi: un rapporto familiare che ci spinge a dare tutto per il prossimo (disco) nascituro. Con lo stesso spirito abbiamo creato l’orto sonoro del Santa Valvola Fest: due giorni per raccontare in musica quello che abbiamo ascoltato e vorremmo far ascoltare, un fine settimana in cui ringraziare chi ci ha sostenuto e in cui raccontarsi a chi ci vorrà conoscere.
In Italia esistono numerose etichette indipendenti venute alla luce in un contesto di infinite difficoltà, penso alla mancanza di un buon mercato discografico e allo scarso interesse della gente verso nuove produzioni: quali sono le maggiori complessità a cui deve far fronte una realtà come la vostra?
La difficoltà é che pochissimi riescono a fare di un’etichetta indipendente il proprio lavoro, causa che porta ad una conseguente mancanza di tempo necessario per rendere efficace il proprio operato. In genere se un gruppo vale veramente riesce a suonare abbastanza in giro e anche a ricevere buone recensioni; purtroppo però spesso non riesce a raggiungere livelli tali da poter sostenere i costi che produzione e promozione richiedono, va così creandosi una sorta di circolo vizioso che spinge le etichette a far tutto internamente con i mezzi che ha a disposizione: d’altro canto non avrebbe senso definirsi indipendenti se non ci fossero queste difficoltose trasversalità da affrontare.
Da qualche anno in maniera molto repentina è tornata in voga la stampa su vinile: una scelta assolutamente apprezzabile a cui però stanno aderendo anche le major approfittando di questa nuova spinta del mercato: qual è la tua idea in merito? Perchè secondo te è tornato così di moda il vinile?
Il vinile é innanzi tutto un oggetto bello da possedere e nella digitalizzazione della musica é necessario creare prodotti con valore intrinseco. Io amo il vinile, ma credo che ultimamente tale mercato stia alzando troppo il livello dei prezzi, basti vedere il costo dell’usato. Personalmente sto comprando molti cd usati, la tecnologia oggi é talmente veloce che anche il cd é diventato vintage, sarà lo step successivo?
Ci sono delle band che stai apprezzando particolarmente in questo periodo? Ce ne consiglieresti qualcuna secondo te meritevole di attenzione?
A parte gli ospiti delle due serate del festival Appaloosa (che tutti conosciamo) e CRTVTR che girano molto e ritengo essere validissimi, vorrei menzionare Lleroy, con i quali spero di lavorare in futuro: dal vivo sono una bomba a mano! E poi una band da un paese apparentemente poco rock: PK14 dalla Cina, ascoltateli, sarà una bella sorpresa!
State già lavorando a qualche nuovo progetto? Puoi svelarci qualcosa per il futuro?
A breve usciranno coproduzioni di Solki, KennyMuoreSempre, Djeco e FlyingDisk, continueranno i Live al Factory club di Calenzano (prossimo appuntamento con i francesi The Black Waves il 27 settembre), e magari pensare giá a un seguito di questo festival.. sarebbe bello inaugurare un ciclo!
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La line up completa del Santa Valvola Fest: Sabato 5 Settembre dalle h.18 > CRTVTR, Mosca nella Palude, Quiet Pig, Autunno, Flyingdisk, KennyMuoreSempre Domenica 6 Settembre dalle h.18 > Appaloosa, Stoner Kebab, Solki, Nausea Or Questra, Fantastic Bra, Djeco.
Location: Orto Sonoro. Via Spina, Tobbiana (Prato) ingresso libero
Riferimenti web: www.facebook.com/Santa.Valvola.Records www.santavalvola.it