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7 anni dopo: Fujiya & Miyagi tornano in Toscana

di Dario Bracaloni

Stasera i paladini del krautrock britannico  Fujiya & Miyagi saranno in Toscana per l’unica data Italiana del 2015 al Live Rock Festival di Acquaviva. Un evento unico, arrivato alla diciannovesima edizione, che dal 9 al 13 Settembre offre live gratuiti con un occhio alla sensibilità ecologista e la qualità enogastronomica. Quest’anno, tra i tanti prestigiosi ospiti dei Giardini Ex Fierale spiccano anche gli afrobeat Sean Kuti & Egypt80 e l’ammaliante Rachele Bastreghi. Abbiamo avuto l’onore di parlare con David Best, voce, chitarra e colonna portante della band di Brighton. Aspettatevi atmosfere ad alto voltaggio elettronico.

 

L: Vi è sempre piaciuto sperimentare le diverse declinazioni della musica elettronica e, il vostro ultimo album, mostra un punto di rottura con i suoni oscuri del precedente “Ventriloquizzing” ma mantiene viva la dimensione krautrock: ci raccontate come ha preso vita questo nuovo lavoro? C’è qualcosa che vi ha particolarmente ispirato?

David Best: Succede spesso che con un album nuovo si cerchi in qualche modo di superare quello precedente.
“Ventriloquizzing” era lento, denso, dall’anima leggermente miserabile. Volevamo fare qualcosa più veloce, emozionante e gioioso, non tanto dal punto di vista dei testi quanto del vibe generale. Abbiamo preferito quindi tempi veloci, più elettronici e minimali, come si può sentire anche da “Flaws”, la traccia d’apertura dell’album. “Artificial Sweeteners” rispecchia anche molto quello che stavamo ascoltando in quel momento, tanta musica elettronica, Terry Riley e band come Factory Floor che ci piacciono molto. Ascoltavamo anche molta italo disco, quella più malinconica. Se ci pensi, la musica dance ha un legame profondo con questo tipo di sensazione. I successi dell’epoca Motown, ad esempio, ti fanno muovere…ma se ascolti bene i testi e le sensazioni ti rendi conto che ti toccano veramente nel profondo. Sono sempre stato interessato a questo tipo di contraddizione. Con questo album siamo tornati alle nostre radici.

L: La scena musicale in quel di Brighton è sempre stata molto produttiva, basta pensare ai celebri Fatboy Slim e Bat For Lashes, ci consigliereste qualche nome nuovo della vostra città che vi è piaciuto particolarmente?

DB: Penso che uno dei gruppi migliori di Brighton in questo momento siano gli AKDK, con cui condividiamo il nostro batterista, Ed Chivers. Hanno un sound forte, simile a quello dei Battles. Dovrebbe uscire a breve il loro secondo disco, sarebbe bello portarli in Italia!

 

L: Il Live Rock Festival di Acquaviva sarà l’unica occasione italiana per assister al vostro live quest’anno. L’ultima volta che avete suonato in Toscana eravate al Viper club di Firenze nel 2008….Avete avuto modo di ascoltare e scoprire la scena musicale italiana?
DB: Una delle cose belle del viaggiare per il mondo in tour è che sei continuamente bombardato da nuovi spunti musicali, nuove conoscenze. Finché non sei lì non te ne puoi rendere conto, puoi solo avere vaghe nozioni, magari grazie a internet. Devo dire che non mi sono fatto delle idee ben precise sulla scena Italiana, però ascolto tanta italo disco e sono un grande fan dei primi album di Franco Battiato. Mi interessa molto la musica italiana, devo aggiornarmi un po’!

 

L: Avete recentemente aggiunto un nuovo membro all a band, Ben Adamo. Ha in qualche modo influenza to il vostro lavoro e le dinamiche della band? Dopo 15 anni di carriera, quail soon i vostri piano per il futuro?
DB: Sai, è stano perché il nostro bassista di prima, Matt Hainsby, è stato con noi per 11 anni. Ora è un po’ come se ci mancasse un braccio. Dal punto di vista della scrittura, né lui né Ben ci hanno influenzati in modo particolare, alla fine il nucleo creativo fondamentale siamo io e Steve. Ma è vero che introdurre personalità diverse cambia la chimica della band e, in un certo senso, dà nuova linfa. Siamo molto eccitati per il futuro, stiamo registrando un disco nuovo che dovrebbe uscire l’anno prossimo, probabilmente diviso in 3 ep. Purtroppo non potremo dare qualche anteprima al festival, il materiale è ancora troppo acerbo per essere portato live. Ma non vediamo l’ora di essere in tour.

Per maggiori informazioni sul Live Rock Festival di Acquaviva: http://www.liverockfestival.it/

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