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Yury Ancarani

di elena magini

Ricordi per Moderni, personale del video artista Yuri Ancarani (Ravenna, 1972) inaugura EARLY ONE MORNING, programma espositivo a cura di Alberto Salvadori che si succederà per tutto il 2013 negli spazi del Museo Marino Marini. EARLY ONE MORNING si propone di indagare, attraverso la commistione di mostre ed eventi , il tema della scultura in termini inconsueti e plurali, intesa come peculiare unione di oggetto e corpo nello spazio. Ricordi per Moderni presenta 14 video, due su monitor e i restanti proiettati in tre sequenze di quattro video ciascuna su un sistema di quattro schermi. All’interno della cripta del museo, la particolare strutturazione delle proiezioni va a creare un continnum filmico, costituito da sedici metri lineari di superficie, dove significativo è il dialogo che si instaura tra lo scorrere delle immagini e la suggestiva architettura circostante. Lo spettatore è chiamato a compiere una sorta di viaggio, muovendosi contestualmente all’apparizione dei video che si susseguono alternandosi negli schermi: un percorso che termina e ricomincia per tre volte e che non è caratterizzato da una sequenza cronologica, narrativa o stilistica. La specificità del lavoro di Ancarani è costituita dall’alternarsi di uno stile documentaristico a un immaginario simbolico e talvolta lirico, un equilibrio estetico in cui si fonde armonia e dissonanza sia da un punto di vista filmico che tematico. L’artista racconta i cambiamenti e le contraddizioni socio-culturali e paesaggistiche del territorio romagnolo attraverso singoli episodi disgiunti l’uno dall’altro: micro-narrazioni dove cronache di pulsioni sessuali si alternano a festeggiamenti di immigrati, scenari industriali a interni domestici e paesaggi palustri, il tutto contraddistinto da un’atmosfera intima e quasi onirica in cui viene data voce ad un’umanità ambigua, carica di desiderio e sfuggente.

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