di elena magini
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Made in Filandia assurge ad uno spazio autogestito svincolato da statement curatoriali e gerarchie espositive, in cui le sinergie che si instaurano tra gli artisti e la libertà di visione e lettura degli spazi divengono il principio di costituzione degli interventi stessi. Una modalità altra di riflessione sui luoghi che si fa al contempo riflessione sulla pratica artistica e sul sistema che la genera e la determina. Un progetto di “artisti per artisti”, che si propone di discostarsi dai luoghi deputati e dalle consuete dinamiche dell’arte contemporanea, dichiarando la necessità dell’esistenza di luoghi dell’arte “liberi dalle geografie forti e dalle gerarchie di potere curatoriale”, in cui gli artisti possano dare vita a nuovi paradigmi creativi fondati sull’autorappresentazione e sulla partecipazione. Ogni artista è infatti invitato a elaborare un intervento site-specific, un’interpretazione personale dell’esperienza del luogo, che necessariamente trae origine dal carattere sociale e conviviale dell’iniziativa, offrendosi tuttavia come uno dei tanti e possibili parametri di lettura del quotidiano che l’arte individua.
Artisti Made in Filandia 2012 – Daniele Bacci, Francesca Banchelli, Primoz Bizjak, Sauro Cardinali, Francesco Carone, Fabio Cresci, Degal, Martina Della Valle, Rolando Deval, Carlo Fei, Serena Fineschi, Daniele Galliano, Helena Hladilova, Yuki Ichinashi, Jacopo Mazzetti, Alessandro Mencarelli, Concetta Modica, Massimo Nannucci, Robert Pettena, Pantani-Surace, Fabrizio Prevedello, Anja Puntari, Namsel Siedlecki, Sophie Usunier, Studio ++, Regan Wheat.